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al testo proposto da Giorgio Cornelio
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Questa poesia nasce inizialmente come esperimento : unire due diversi modi di fare poesia e due diverse mentalità in una sola opera. Un verso a testa, ciò ci ha dimsotrato come l'arte dia la possibilità di legare a se mondi apparentemenet divergenti Eccoti (poesia a due mani) anelli di fumo nell'aria, coriandoli di anima brandellata come pezzi di cielo notte d'uragano, colori di mondo perso in tempesta malinconici ricordi, riaffioro boccheggiando da lago salmastro scura memoria e sanguino silenzioso struggendo le più pure membra delle cose, creando dei inesistenti che sciabordano nella testa persa in vuoto incolmabile in maestoso silenzio e nulla più totale; IMMENSO VUOTO, RUMORE DI PASSI, ECCOTI FOLLIA. G.C e G.V
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